Che sia attesa o meno, che sia desiderata oppure no, la gravidanza pone sempre davanti a molti dubbi e perplessità: oggi parliamo delle perdite da impianto, spesso molto simili al flusso mestruale, che, proprio per questo motivo, possono mettere dubbi e confusione. Ma in cosa differiscono dalle mestruazioni?
L’arrivo del flusso mestruale – o, più in gergo, “le rosse” – è particolarmente atteso quando non si aspetta una gravidanza; al contrario, se si desidera fortemente di essere in dolce attesa, spesso si contano i giorni che mancano all’arrivo delle mestruazioni con il forte desiderio di non vederle arrivare.
Esistono tuttavia delle situazioni che si possono verificare anche nel corso della gravidanza ancora non scoperta, e che possono in qualche modo metterla in dubbio: si tratta delle perdite da impianto, spesso molto simili al flusso mestruale, tanto da generare un po’ di confusione. Con un po’ di attenzione, però, si scoprirà presto che le perdite da impianto mostrano delle differenze rispetto al flusso mestruale, e che quindi è comunque possibile riconoscerle con una certa facilità.
Prima di tutto, occorre chiarire che le perdite da impianto non sono così frequenti: infatti, si tratta di un evento abbastanza raro, che si può verificare ad inizio della gravidanza, qualche giorno dopo l’avvenuto concepimento. Al momento in cui avviene l’impianto dell’embrione nell’utero, può accadere che vi sia la presenza di alcune perdite di sangue, che possono trarre in confusione specialmente se nello stesso periodo si attendono le mestruazioni: questo elemento è l’unico elemento che potrebbe in qualche modo mettere confusione, perché analizzando la modalità con cui esse si presentano, la loro durata e la quantità di sangue – oltre che il suo colore – è difficile non riuscire a riconoscere una perdita da impianto dal normale flusso mestruale.
Cosa sono le perdite da impianto?
Le perdite da impianto, conosciute anche come spotting pre-impianto, consistono in piccole perdite di sangue che si verificano quasi sempre in corrispondenza del ciclo mestruale e che spesso possono dipendere dal processo di impianto dell’ovulo nell’utero. Infatti dopo la fecondazione l’ovulo si trasforma, man mano, in embrione e si sposta dalle tube verso l’utero. Andrà ad annidarsi nell’endometrio, la mucosa che ricopre la parte interna dell’utero, il cui sfaldamento provoca le classiche mestruazioni. Invece se l’endometrio non si sfalda è proprio perchè è in atto una gravidanza, qui infatti l’embrione comincerà a crearsi la sua “casa” dove vi trascorrerà ben nove mesi.
Si tratta proprio dell’impianto della vita di una nuova creatura. Il momento delle perdite da impianto deve essere considerato pertanto come la fine del viaggio dell’embrione che, dalle tube di falloppio, dove è stato fecondato, arriva nell’utero.
Le perdite di sangue, quindi, dipendono dal fatto che durante questo processo è possibile che si rompano alcuni vasi capillari dell’endometrio, provocando così un piccolo spotting. Le perdite da impianto possono comparire in un periodo molto prossimo alle mestruazioni, perciò possono essere confuse con il ciclo mestruale sebbene si presentino di colore ed intensità diversa.
Le perdite da impianto possono essere di tre tipi:
- biancastre senza striature di sangue o con accenni davvero minuscoli.
- bianche o rosate con striature di sangue rosso vivo (provocate appunto dal sangue). Il sangue più o meno fresco aiuta a capire quando è avvenuto l’annidamento.
- marrone scuro, significa che si tratta di sangue rappreso. Possono essere residui di sangue delle mestruazioni precedenti rimasti nella cavità uterina. Solitamente sono legate ad uno stato ormonale alterato e possono essere tipiche di chi usa la pillola anticoncezionale, ma comunque possono comparire in particolari momenti di stress in cui il fisico è debilitato. In ogni caso anche le perdite scure possono indicare una gravidanza, specialmente se dense.
La loro consistenza varia dalla quantità di muco che contengono per cui potranno essere viscose, proprio come il muco vaginale, oppure più fluide se contengono più sangue. Esse sono inoltre accompagnate da sensazione di malessere, dolore al ventre e tensione al seno.
Come distinguere le perdite da impianto dal flusso mestruale?
Sulla base di quello che abbiamo spiegato in questa guida, non è difficile riconoscere le perdite da impianto, i punti fondamentali sono i seguenti:
- Il colore delle perdite: in genere, esse sono di colore tenue, rosato o marroncino. Non hanno il classico colore vivo del flusso mestruale;
- La durata: questo è l’elemento che può dare le informazioni più precise in merito. Infatti, mentre il flusso mestruale può avere una durata di circa tre o quattro giorni, lo stesso non si può dire di queste perdite, che in genere durano per poco tempo, a volte nemmeno un giorno. Sono, quindi, molto più tenui e blande, il che lascia subito pensare che non si possa trattare delle solite mestruazioni;
- L’assenza di dolore: anche la totale assenza di dolore deve destare qualche sospetto. Nel caso in cui si sia di fronte a perdite ematiche, di breve entità e durata, infatti, e soprattutto senza la presenza del dolore tipico del flusso, in quel caso è molto probabile che non si tratti di mestruazioni ma, appunto, di perdite da impianto.
In ogni caso, solo il test di gravidanza può confermare o smentire i dubbi in merito.
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