Soprattutto quando si tratta del primo figlio è normale che, misto a felicità e gioia, siano presenti anche timore e paura. Non c’è alcune genitore che, prima o dopo la nascita del proprio bambino, non abbia temuto di non star svolgendo il proprio compito nel miglior modo.
Partiamo dal presupposto che non si può essere perfetti e che non esiste un manuale di regole segrete da seguire. Tuttavia, ci sono alcuni consigli e suggerimenti che possono essere ascoltati e messi in pratica. Fortunatamente non siete i primi genitori al mondo e, prima di voi, c’è chi ci è già passato. Inoltre, al giorno d’oggi, esistono diverse possibilità con le quali aiutarsi e informarsi.
Come si diventa dei buoni genitori?
Quando si scopre di star aspettando un bambino, tra lo stupore e la gioia, si fanno strada anche alcune preoccupazioni. Come figli e giudici a propria volta di altri, abbiamo idea di cosa vorremmo trasmettere al piccolo e cosa no. Tuttavia, ci si domanda come insegnare certi valori e come evitare altri comportamenti. Cominciamo da un presupposto importante: non ci sono delle regole prestabilite da seguire per poter essere un buon genitore.
Non esiste un manuale segreto da poter consultare nel momento in cui si scopre di star per diventare genitori. Certo, ci sono delle letture e degli incontri che possono essere utili per indirizzare i futuri papà e le future mamme sulla via meno tortuosa. Allo stesso tempo, consigli e premure di chi è ci è già passato possono aiutare la coppia a scacciare alcune ansie inutili.
Tuttavia, sono tanti i fattori determinanti che concorrono nell’essere più o meno un buon genitore. Tenendo conto che, come in tutte le altre situazioni della vita, di perfetto non esiste proprio nulla. Si cerca di essere corretti, educati, onesti e premurosi ma è importante essere consapevoli che tutti possono sbagliare.
Essere genitore non vuol dire perdere la propria umanità per diventare dei nuovi supereroi. Di conseguenza, come esseri umani, siamo portati ad errare lungo il nostro percorso. L’importante è saper riconoscere i propri sbagli ed essere in grado di chiedere scusa. Per il resto, ci vuole solo tanta pazienza, amore e fiducia.
Come aiutarsi ad essere dei buoni genitori
Come abbiamo anticipato nella prima parte dell’articolo, non esistono delle regole predefinite per essere dei buoni genitori. Ognuno è fatto a modo proprio, ha una storia passata speciale ed avrà, a sua volta, un bambino diverso dagli altri. Per questi motivi, non c’è un percorso preciso da percorrere ma esistono alcuni consigli base che possono aiutarti a non farti prendere dall’ansia.
1. L’amore prima di tutto
Qualsiasi siano le vostre difficoltà ed a qualsiasi età si presentino, devi tenere conto di una cosa importante: l’amore viene sempre prima di tutto. Per questo motivo, se hai ancora il pancione e stai affrontando un momento difficile della gravidanza, abbracciati e confortati. Fai sentire a te stessa e al piccolo che porti in grembo che, qualsiasi problema vi si presenterà davanti, ti amerai e lo amerai.
Anche se da grandi non lo si ricorda, fin da quando siamo dentro alla pancia riusciamo a percepire i sentimenti e le sensazioni della mamma. I dubbi, i timori e le paure arrivano a tutti prima o poi, bisogna solo risponde con l’amore e non farsi prendere dal panico. Lo stesso discorso varrà anche quando davanti non vi troverete più un neonato, ma un/o giovane ragazzo/a.
Quando vi capiterà di non essere d’accordo su qualcosa, di scontrarvi e litigare, non importa di cosa si tratti e quanto sia grave, guardandovi negli occhi ricordatevi quanto vi amate l’un l’altra. E in qualsiasi difficoltà vi troviate, superficiale o importante che sia, porgete la vostra spalla e sostenetevi a vicenda.
2. Prenditi del tempo per fare ciò che ami
Non ha importanza se è il primo o il terzo figlio, c’è una regola che molto spesso i genitori si dimenticano: prendersi del tempo per fare ciò che si ama. Anche quando si è indaffarati e sembra di non averne a sufficienza neanche per respirare, è fondamentale trovare degli attimi per sé stessi e per le proprie passioni.
A lungo andare, trascurare ciò che ci rende speciali ci porta ad essere più tristi e cupi con noi stessi e con chi ci circonda. Ci sembra più difficile trovare il lato positivo delle situazioni e sorridere anche nelle difficoltà. Soprattutto quando si hanno dei figli e delle responsabilità maggiori è importante ricordarsi di essere umani, con i propri difetti ma soprattutto pregi.
3. Incuriosisciti ed informati
Soprattutto se si tratta del primo figlio, sono molte le domande che tutti i genitori si pongono e alle quali non sanno rispondere. Ci sono alcuni dubbi che non possono essere risolti se non vivendoli e scoprendoli. Tuttavia, a molte altre incertezze e curiosità è possibile dare una risposta guardandosi attorno ed informandosi.
Al giorno d’oggi, esistono numerose e differenti fonti tramite le quali è possibile venire a conoscenza dei più svariati argomenti. Tra queste, la via più diretta è l’opinione e l’esperienza dei propri parenti ed amici che sono vi già passati. Tuttavia, che sia tramite uno schermo o sfogliando le pagine di un libro, leggere rimane l’opzione più certa e semplice tramite la quale rispondere alle proprie domande e tranquillizzare le proprie ansie.
I 3 libri più consigliati per i futuri genitori
Come abbiamo anticipato nel paragrafo precedente, una delle migliori opzioni per rispondere alle mille domande che frullano nella testa di un futuro genitore è leggere. Al giorno d’oggi, esiste una vasta e differenziata libreria di racconti per aiutare le mamme ed i papà nel duro compito di crescere un bambino. Scopriamo insieme quali sono i libri più consigliati al riguardo:
1. “Il linguaggio segreto dei neonati” – Tracy Hogg con Melinda Blau
Tra i libri che accompagnano da anni i neogenitori è presente “Il linguaggio dei neonati” di Tracy Hogg. In questo racconto, l’autrice aiuta i futuri genitori a comprendere il proprio bambino quando questo non può ancora parlare. Tra lei gioie di un piccolo neonato ci sono anche le difficoltà più ardue.
Infatti, soprattutto nella fase iniziale, è molto difficile riuscire a capire perché pianga, urli o si dimeni. Per questo motivo, la scrittrice pone una vera e propria guida nella comprensione del linguaggio di chi non parla. Anche se ogni lacrima o lamentela vi sembra uguale, non lo è assolutamente. Come noi, anche loro hanno fame, desiderano giocare o essere coccolati, bisogna solo imparare a capirli.
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2. “Intelligenza emotiva per un figlio. Una guida per i genitori” – John Gottman con Joan Declaire
Gottman è uno psicologo ormai noto in tutto il modo per la sua capacità di trasmettere con estrema semplicità e chiarezza i principi fondamentali del suo mestiere. Lo stesso obbiettivo raggiunge anche nel suo celebre libro “Intelligenza emotiva per un figlio. Una guida per i genitori“. In questo racconto, esplicita l’importanza dell’intelligenza emotiva anche nei più piccoli, per imparare a godere a pieno della propria vita e delle proprie sensazioni.
Infatti, è fondamentale che i giovani comprendano ed accettino l’importanza delle emozioni all’interno della propria quotidianità. Anche quando queste ultime si presentano contrastanti e complesse, bisogna saperle analizzare ed assimilare. Gottman accompagna i genitori, guide per i giovani, in questo percorso talvolta in salita.
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3. “Invece di dire…Prova a dire” – Alli Beltrame e Laura Mazzarelli
Una lezione che, nel profondo, si comprende solo nel tempo è che un genitore deve riuscire a non essere impulsivo. Che si tratti di rabbia, tristezza, protezione o qualsiasi altra emozione, è fondamentale che non venga scaricata senza freni sul proprio figlio. Infatti, per quanto talvolta possa risultare complesso, è sempre giusto ragionare sulle proprie sensazioni e riflettere prima di agire.
Soprattutto quando ci si relaziona con i bambini è importante scegliere bene le parole ed il tono da usare. Infatti, molto spesso, si reagisce in maniera esagerata ed improvvisa per poi pentirsene poco dopo. Nel libro “Invece di dire…Prova a dire” Alli Beltrame e Laura Mazzarelli insegnano ai neogenitori come affrontare con la giusta calma e razionalità le situazioni più comuni ma anche più complesse.
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