I bambini che hanno paura di dormire da soli sono comuni nella maggior parte delle famiglie, e come vedremo, si tratta di un timore che non deve dare adito a troppe preoccupazioni. Da una parte è un timore più che normale, e dall’altra, comprendendone le cause, sarà più semplice anche per te affrontarlo al meglio.
Inoltre, leggendo questo articolo scoprirai tanti modi diversi per poter aiutare il tuo piccolo a superare questa paura, acquisendo la fiducia necessaria per poter dormire sereno e tranquillo. Se messi in pratica con costanza e pazienza, questi cinque consigli di cui parleremo oggi possono risolvere questa difficoltà, portando il tuo bambino a raggiungere un sonno tranquillo e riposante.
Perché i bambini hanno paura di dormire da soli?
Le ragioni che spingono un bambino ad avere paura di dormire da solo possono essere molteplici e diverse. In generale, il sonno è un momento in cui i più piccoli si sentono in una situazione di vulnerabilità e in cui sentono di perdere il controllo della loro sicurezza. Queste sensazioni, aumentate dalla separazione dai genitori, sono più comuni nei bambini che si sentono insicuri ed incerti riguardo alla loro capacità di affrontare le situazioni da soli.
Questa paura affronta delle fasi con intensità differenti durante la crescita del bambino. Ad esempio, tra i 2 ed i 4 anni si verifica la cosiddetta “fase del terrore notturno”. Durante questa fase, i piccoli possono sperimentare un aumento della paura e dell’ansia che influisce sulla loro capacità di dormire da soli.
Inoltre, se il bambino ha avuto esperienze negative durante la notte, come incubi o risvegli improvvisi, potrebbe associare il sonno a sensazioni di paura ed insicurezza. Questo timore comune può essere influenzato anche dal comportamento dei genitori stessi. Infatti, se questi dimostrano preoccupazione o timore, il bambino potrebbe percepire il sonno come un’esperienza negativa e stressante.
A maggior ragione, se il piccolo è abituato a dormire in presenza dei genitori e in un ambiente condiviso con un/a fratello/sorella, il passaggio ad un ambiente individuale sarà ancora più spaventoso e destabilizzante. Pertanto, uno dei modi per aiutare il bambino a superare la paura di dormire da solo è quello di creare un ambiente di sonno confortevole e sicuro che possa conferire una sensazione di sicurezza e protezione.
Inoltre, è importante mantenere una routine regolare per il sonno con un orario fisso per andare a dormire e per svegliarsi che possa aiutare il piccolo ad avere il controllo della situazione. Qualora la paura di dormire da solo dovesse persistere o diventare più intensa, può essere utile cercare l’aiuto di un professionista. Uno psicologo o uno psichiatra infantile possono fornire supporto e consigli per aiutare il piccolo a superare le sue paure ed ansie.
Da che età i bambini dovrebbero iniziare a dormire da soli?
Non esiste una vera e propria età specifica in cui i bambini dovrebbero iniziare a dormire da soli. Infatti, ognuno di loro è unico, soprattutto durante il periodo infantile, ed il processo di sviluppo può variare da uno all’altro. Tuttavia, in generale i bambini dovrebbero essere incoraggiati a dormire da soli quando hanno raggiunto una certa maturità emotiva e fisica.
Di solito, questo obbiettivo sopraggiunge intorno ai 6 mesi di età quando il piccolo ha imparato a regolare il proprio sonno ed a sviluppare un’indipendenza emotiva. Tuttavia, alcuni bambini potrebbero aver bisogno di più tempo per raggiungere questo stadio di sviluppo. Di conseguenza, in questi casi è possibile che il bambino dorma più a lungo con i genitori o in un ambiente condiviso.
In ogni caso, è fondamentale rispettare i bisogni del bambino e valutare la situazione caso per caso in modo da creare un ambiente di sonno sicuro e confortevole che rispecchi le esigenze e le preferenze del bambino e della famiglia.
Insegnare al bambino a dormire da solo: 5 consigli
Come abbiamo avuto modo di capire, non c’è una regola fissa e generale per insegnare a un bambino a dormire da solo. Ciononostante, ci sono alcuni consigli che ti invitiamo a tenere in considerazione poiché, in qualità di genitore, possono sicuramente tornarti utili:
1. Crea una routine di sonno rilassante
Come abbiamo già anticipato, per aiutare il piccolo a superare il timore di dormire da solo è fondamentale creare una routine di sonno rilassante. Infatti, regolare con costanza il sonno può aiutare il bambino a sentirsi al sicuro e ad avere il controllo della situazione. Inoltre, è consigliato includere attività calmanti come il bagnetto, la lettura di una storia o l’ascolto di musica rilassante.
2. Sii graduale nell’approccio
Ogni bambino è diverso dall’altro e, per tale ragione, è importante garantire una gradualità nell’approccio. Infatti, forzare il piccolo a dormire da solo da un giorno all’altro non porterà ad avere nessun esito positivo se non controproducente. Per esempio, si può iniziare a far dormire il bambino nella propria culla o nel proprio lettino accanto al letto dei genitori e, solo dopo, spostarlo nella sua stanza.
3. Crea un ambiente confortevole
In molti sottovalutano l’importanza di creare un ambiente confortevole e sicuro, con un letto adatto all’età del bambino ed una camera ben illuminata, ma non troppo rumorosa. Inoltre, bisogna assicurarsi che il piccolo abbia tutto ciò di cui ha bisogno per sentirsi al sicuro come un peluche personale o una copertina speciale.
4. Abbi un atteggiamento positivo
Per quanto possa sembrare una banalità, quando ti trovi nella situazione di dover aiutare tuo figlio a superare la paura di dormire da solo è importante mantenere un atteggiamento positivo. Infatti, bisogna essere rassicuranti riguardo alla situazione, evitando di trasmettere ansia o preoccupazione al bambino. Questa condizione si raggiunge sia comportandosi in modo esemplare, sia incoraggiando il piccolo con parole gentili. Con il tempo, il bambino imparerà ad affrontare la situazione da solo ed a sentirsi al sicuro e protetto.
5. Sii paziente
Da ultimo, bisogna mettere in conto che si tratta di un processo, e come tale, richiede tempo. Pertanto, bisogna armarsi di costanza e pazienza. Durante questo percorso è possibile imbattersi in notti più difficili e movimentate di altre. Tuttavia, è importante mantenere la calma e la tranquillità, soprattutto per fornire al bambino tutto il sostegno di cui ha bisogno.
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