Dopo quanto tempo si può fare il test di gravidanza in seguito a rapporti a rischio

Dopo quanto tempo si può fare il test di gravidanza in seguito a rapporti a rischio

Rapporti a rischio e test di gravidanza: quanti giorni devono passare dal presunto concepimento prima di sapere se si è incinta oppure no. In questo caso, il premio attendibilità va al test di gravidanza precoce.

Rapporto sessuale non protetto: esito positivo in caso di massima fertilità

Un rapporto sessuale non protetto, nel periodo di massima fertilità femminile – che è quello dell’ovulazione – potrebbe rappresentare motivo di gravidanza in atto: certo è che per rimanere incinta è necessario che si verifichino alcune condizioni nello specifico – non solo essere in un momento fertile, ma anche far sì che avvenga l’incontro tra lo sperma maschile e l’ovulo femminile – ma per essere certi del possibile risultato è necessario fare un test di gravidanza.

Sia che si aspetti un figlio con entusiasmo e positività, sia che l’attesa del bebè non sia stata preventivata, alcune coppie possono avere l’esigenza di sapere se il rapporto non protetto, ovvero il rapporto a rischio, ha portato ad una gravidanza. Per questo motivo, sono stati ideati dei veri e propri test di gravidanza precoci, ovvero dei test di gravidanza che, rispetto a quelli tradizionali, presentano una più elevata sensibilità all’ormone HCG, ovvero all’ormone tipico della gravidanza, ormone che inizia a crescere sin dai primi giorni dal concepimento e che quindi è rilevabile dopo poco tempo.

Incinta o no? Dopo quanti giorni dal rapporto si può fare il test

Si capisce molto bene che l’attesa, a volte, può essere snervante. E ciò è direttamente proporzionale al desiderio di avere un figlio o alla paura di esserci rimaste: non per tutte, infatti, l’attesa è emozionante, Dopo quanto tempo dall’avvenuto rapporto a rischio, quindi, ci si può sottoporre al test di gravidanza?

I normali test di gravidanza richiedono un periodo di attesa di almeno cinque giorni dal ritardo mestruale: maggiore è l’attesa del ritardo, maggiore è la sensibilità del test in merito al riconoscimento dell’ormone della gravidanza. Chiaro è che, se il rapporto è avvenuto in un periodo che prevediamo esser stato vicinissimo all’ovulazione, ed è stato un rapporto non protetto, il rischio di essere rimasta incinta si eleva sempre di più, ed in quel caso è anche possibile sottoporsi al test dopo una decina di giorni dall’avvenuto rapporto. Il consiglio è, in questo caso, di rivolgersi al test precoce, anche se per avere una sicurezza relativa all’attendibilità del test è comunque necessario e consigliato attendere che siano trascorsi almeno cinque giorni dal ritardo mestruale.

In ogni caso, specialmente in presenza di sintomi o di piccoli segnali di gravidanza, si consiglia di rifare il test anche in caso di presenza di esito negativo: un test a cui ci si è sottoposti in un momento troppo precoce, infatti, potrebbe rivelare la presenza di falsi positivi.

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