Avere un cane in casa con un neonato è possibile, ma è importante capire se può essere una scelta adeguata alle esigenze del piccolo. In realtà non c’è una risposta univoca a questo più che lecito dubbio, anche se ci sono alcune informazioni che possono aiutarti a prendere la giusta decisione: adottare o meno un cane con un bimbo in arrivo.
L’ignoranza e la mala informazione che circolano riguardo a questo argomento è molto elevata. Le responsabilità richieste ai futuri genitori con un cane in casa sono maggiori ma bisogna tenere conto anche dei numerosi benefici che si svilupperanno dal rapporto tra l’animale e il piccolo.
Difatti, il rapporto precoce tra un cane e un bambino apporta numerosi benefici che sono stati comprovati da diversi studi. Tuttavia, è importante che i futuri genitori siano a conoscenza delle precauzioni e delle preparazioni che devono essere attuate prima e dopo il parto.
Pro e contro di un neonato in arrivo con un cane in casa
Sono molte le domande e le preoccupazioni che insorgono quando si parla del rapporto tra neonato e cane. Come si può immaginare, questa visione è nettamente influenzata dalla relazione che i futuri genitori hanno con gli animali.
Per un motivo o per l’altro, sono numerose le coppie che scelgono di non voler far crescere il proprio figlio con un animale in casa. Il timore del cane e della sua imprevedibilità sono di certo le cause di maggior riluttanza nell’allargare la famiglia più del dovuto.
Inoltre, sono diversi i dubbi che circolano sulla possibilità di contrarre malattie direttamente dal pelo dell’animale. Tuttavia, è importante fare chiarezza su tutte le eventuali situazioni spiacevoli che possono derivare da questa situazione.
Farsi prendere dal panico e dall’ignoranza al riguardo è molto più facile di quanto si possa credere. Per tale motivo, è essenziale informarsi sia sui contro che sui pro di questa scelta. Infatti, è necessario tenere conto anche dei diversi e numerosi risvolti positivi che il legame tra cane e neonato possono apportare.
Infatti, secondo diversi studi, i cani molto più di qualsiasi altro animale sono portati a stringere un rapporto di vera e propria familiarità con il piccolo. Si tratta di un legame che non può essere descritto a parole e la cui importanza viene riconosciuta veramente solo da chi l’ha vissuta.
Per di più, esistono diverse precauzioni e preparazioni che devono essere sviluppate affinché la nascita di questa relazione avvenga nel modo più facile e naturale possibile. È certo che ogni situazione è variabile sia in base all’indole del cane che a quella del bambino.
Preparare il cane all’arrivo del neonato
Alcune coppie decidono di adottare un cane nello stesso periodo di nascita del neonato. Come si può immaginare, questa scelta porta ad una notevole diminuzione delle difficoltà che possono insorgere. Il fatto che entrambi entrino a far parte della famiglia nello stesso momento è di grande aiuto.
Tuttavia, in molte altre occasioni, il cane è già presente in casa e deve essere preparato all’arrivo del piccolo. Come essere vivente con dei sentimenti e delle reazioni, non bisogna dare per scontato un benvenuto verso chi arriva di nuovo. Per questo motivo, è importante aiutare l’animale alla nuova famiglia allargata.
Tanto per cominciare, prima ancora che il piccolo nasca, bisogna far sentire al cane le proprie emozioni. Come è ben noto, si tratta di un animale sensibile e molto intelligente. Farlo entrare a contatto fin da subito con la nuova situazione, con la pancia della mamma e condividere con lui le sensazione scaturite è di grande importanza.
Come anticipavamo nella prima parte dell’articolo, questa preparazione può essere più o meno complessa in base all’indole del cane. Infatti, sono numerosi gli animali che sviluppano uno strano rapporto con i neonati in generale.
Non presentano una dimensione “tipica” dell’uomo, non parlano, non camminano e non hanno un odore definito. Sono queste le principali ragioni che spingono un cane ad essere piuttosto stranito davanti alla vista di un neonato.
Per tale ragione, soprattutto se si tratta di animali già adulti e dal comportamento variabile, è consigliato entrare in contatto con un esperto del mestiere.
Donare le giuste attenzioni
Chi sceglie di intraprendere questo percorso deve imparare a gestire le attenzioni che vengono donate al cane e al neonato. In particolar modo, se l’animale è già presente in casa da diverso tempo prima dell’arrivo del piccolo è fondamentale non tralasciare questo argomento.
Bisogna pensare che, prima del parto, il cane era la fonte di maggiori attenzioni all’interno della casa. Una volta diventati mamma e papà, questa attenzione viene distribuita in maniera differente. Tuttavia, è essenziale non tralasciare il rapporto del cane per il “nuovo arrivato”.
Al contrario, da un lato, bisogna aumentare le uscite, i “premietti” e i giochi dell’animale. In questo modo, le sensazioni positive che si scateneranno in lui saranno solo in aumentano e potranno essere correlate all’arrivo del bimbo.
Dall’altro lato, è allo stesso modo rilevante coinvolgere il cane all’interno della routine che riguarda il neonato. Bisogna farlo partecipare durante il cambio del pannolino, mentre mangia e anche mentre dorme. Come si può immaginare, soprattutto per i primi mesi, è tuttavia necessario che sia sempre presente la supervisione di un adulto.
Gestire gli spazi
Per concludere, la gestione degli spazi è un altro tema importante che deve essere affrontato nel modo corretto. Come abbiamo anticipato poco prima, è fondamentale che il cane partecipi alla vita quotidiana del bambino. In particolar modo, i genitori ed il piccolo non devono escluderlo durante alcuni momenti o spazi.
Tuttavia, soprattutto per alcuni tipi di cane più territoriali e possessivi, potrebbe essere necessario definire alcuni spazi dell’animale. In questi ultimi, possono essere collocati tutti i suoi giochi e la sua alimentazione. In questo modo, non si rischierà di invadere i limiti comportamentali del cane.
Allo stesso modo, è possibile circondare tramite un piccolo recinto o un altro sistema di riparazione tutti i giochi del bambino. In tale maniera, da un lato non si rischia che il cane li afferri e li rovini e, dall’altro, si starà mantenendo un comportamento egualitario.
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