Ad oggi, l’allattamento artificiale ha smesso di essere un vero e proprio argomento tabù nella nostra società. I motivi che spingono una mamma ad effettuare questa scelta possono essere numerosi e diversi. Infatti, potrebbe trattarsi di una conseguenza data da determinate condizioni fisiologiche piuttosto che una propria scelta ponderata.
In ogni caso, è sempre consigliato farsi seguire e consigliare dal parere esperto di un pediatra. Tuttavia, le diverse composizioni disponibili consentono ai genitori attuali di nutrire in modo corretto, equilibrato e sufficiente i propri piccoli anche tramite l’allattamento artificiale.
Come in molte altre situazioni, ci sono dei vantaggi e degli svantaggi da tenere in considerazione. Inoltre, è importante conoscere con precisione le tecniche di preparazione del latte artificiale affinché non insorga alcun tipo di difficoltà. Scopriamo insieme tutto quello che c’è da sapere.
I vantaggi del latte artificiale
Al giorno d’oggi, molti dei timori dell’allattamento artificiale sono da considerarsi superati. Grazie alla continua evoluzione degli studi su tale tematica, i prodotti acquistabili presentano tutte le sostanze nutritive necessarie per un neonato.
Nonostante ci siano alcune importanti precauzioni da tenere in considerazione, allattare in modo artificiale è diventato sempre più facile e sicuro. Il primo grande vantaggio di questa opzione è la possibilità di tenere sotto controllo la quantità assunta dal piccolo durante i pasti.
A tal proposito, è rilevante essere affiancati da un pediatra che possa consigliare le corrette porzioni in base alla fisionomia del piccolo. Infatti, nonostante sulle confezioni siano riportate le dosi medie, ogni bambino è diverso e quello che per uno potrebbe essere troppo per un altro potrebbe essere poco.
Ad ogni modo, una volta che si è preparato il biberon, è possibile controllare la quantità ingerita dal neonato verificando quella rimasta nel contenitore. Questo vantaggio non è da sottovalutare proprio perché, al contrario, con l’allattamento naturale è più complesso capire se si sta seguendo una corretta alimentazione.
Inoltre, un altro vantaggio del latte artificiale è la possibilità di delegare questo compito ad un’altra persona che non sia la mamma. In genere si tratta quasi sempre del papà perché il momento dell’allattamento è importante per la costruzione di un contatto con il genitore.
Tuttavia, in casi di qualsiasi necessità, è possibile affidare tale mansione alla nonna, al nonno o alla baby-sitter. Anche per tutte quelle mamme che necessitano di tornare al lavoro dopo i primi tre mesi, è una comodità da non sottovalutare.
Gli svantaggi del latte artificiale
Come abbiamo anticipato nella prima parte dell’articolo, al giorno d’oggi il latte artificiale presenta una composizione che nulla ha da invidiare a quello “naturale”. Tuttavia, ci sono alcune precauzioni che è importante mettere in atto durante la sua somministrazione.
Il latte artificiale richiede una precisa e corretta preparazione che deve essere rispettata. Infatti, si tratta di un prodotto ad alto rischio di contaminazione se mal conservato o preparato senza le necessarie norme igieniche. Per tale ragione, è importante mantenerlo in luogo asciutto dove non subisca violenti sbalzi termici.
Per la sua preparazione, bisogna far bollire la quantità di acqua necessaria per effettuare la giusta dose di nutrimento. Infatti, in quest’ultima si andrà a far sciogliere la polvere alimentare calibrata sotto consiglio del pediatra. Per tale ragione, è suggerito adoperare l’acqua in bottiglia piuttosto che quella del rubinetto.
Una volta che il liquido ha raggiunto la temperatura di 70° gradi è possibile unire la polvere. La gradazione poco fa indicata dell’acqua è molto importante per alcune ragioni specifiche. Infatti, se il latte è troppo caldo le sostanze nutrienti contenute nel prodotto possono disperdersi con facilità.
Al contrario, se la temperatura è troppo bassa si può rischiare di venire meno alle norme igienico-sanitarie richieste. Un altro svantaggio da tenere in considerazione è lo scarso contatto che avviene tra la mamma ed il piccolo durante l’alimentazione.
Infatti, l’allattamento è di fondamentale importanza non solo per un fattore nutritivo ma anche per il legame che si viene a creare tra il neonato ed il genitore. Per questo motivo, se si adopera la soluzione artificiale è importante ritagliare dei momenti a stretto contatto con il bambino.
Allattamento: Quanto e come farlo?
Sono molte le mamme che si preoccupano di nutrire troppo o non abbastanza il proprio bambino. Nonostante ci siano delle situazioni in cui è bene informarsi presso il proprio pediatra, in generale è il piccolo a far capire quando e quanto ha fame.
Infatti, è possibile che il neonato si dimostri agitato e irrequieto o che si succhi una dito piuttosto che la mano nel momento in cui desidera nutrirsi. Di conseguenza, è bene non farsi prendere dall’ansia e non prestabilire degli orari determinati.
Per di più, il latte artificiale risulta più difficile da digerire e, per questo motivo, il bambino tende ad avere di nuovo fame in un lasso di tempo più lungo. Allo stesso tempo, il piccolo fa comprendere anche quando ha mangiato abbastanza staccandosi da solo dalla mammella o dal biberon.
Per questo motivo, non si suggerisce di allontanarlo secondo la propria volontà o necessità. Infine, è di fondamentale importanza non dare al neonato altri alimenti che non siano il latte per i primi sei mesi di vita.
Infatti, attraverso il latte naturale o artificiale, il piccolo assume tutte le sostanze nutritive di cui ha bisogno. Anche l’acqua stessa non viene richiesta e non serve proprio perché già contenuta in dosi sufficienti.
Allattamento artificiale: Quanto costa?
Come si può immaginare, il più grande svantaggio dell’allattamento artificiale è un costo che quello naturale non richiede. Infatti, si tratta di una spesa essenziale alla quale il genitore non può sottrarsi. Ad oggi, esistono una grande quantità di preparati con composizioni e prezzi differenti tra i quali poter scegliere, i principali potete trovarli cliccando su questo link.
Anche in questo caso, è consigliato decidere a quale marca affidarsi e le quantità da adoperare con il proprio medico di base. In generale, per un allattamento artificiale bisogna mettere in conto all’incirca 1.000-1.200 per un anno intero. Se spartita per tutti i mesi necessari non si tratta di una spesa incolmabile, seppure neanche contenuta.
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