La gravidanza è un percorso importante che riesce ad apportare grandi felicità e, allo stesso tempo, molte preoccupazioni. Soprattutto quando si tratta del primo figlio, le domande e i dubbi sono molti. Difatti, la maggior parte dei futuri genitori, teme di non essere abbastanza pronto, attento o preparato.
Per questo motivo, almeno sotto il punto di vista salutare, ci sono tutta una serie di esami medici prestabiliti che devono essere svolti. In questo modo, qualsiasi complicazione verrà affrontata con i giusti tempi e le giuste cure. Inoltre, il/la ginecologo/a scelta affronterà tutto il periodo di gestazione affianco alla donna.
Diventerà un vero e proprio punto di riferimento, e sarà in grado di rispondere a tutti i possibili dubbi. Tramite la cartella clinica personale, creata in seguito alla prima visita ostetrica-ginecologica, verrà effettuato un vero e proprio programma di tutti i test da svolgere. Vediamo insieme di cosa si tratta di trimestre in trimestre.
Primo Trimestre
Che sia una sorpresa o che fosse in programma, la futura mamma scopre di essere incinta tramite un test di gravidanza. Quest’ultimo deve essere effettuato dai dieci giorni di ritardo dell’ultima mestruazione e deve essere confermato dagli appositi esami del sangue.
Il primo passo importante da svolgere consiste nella scelta della propria ginecologa. Quest’ultima, accompagnerà la donna in tutte le fasi della gravidanza e le sarà di sostegno nei momenti di bisogno. Per questo motivo, è fondamentale affidarsi ad un medico di cui ci si fida e che possa diventare un vero punto di riferimento.
Infatti, è proprio alla ginecologa che ci si rivolgerà per tutte le domande relative all’alimentazione, al movimento fisico, ai parametri da tenere sotto controllo ed a tanti altri quesiti. Con la prima visita ostetrica-ginecologica, tra la sesta e la decima settimana, si potranno conoscere alcune informazioni relative alla salute del feto ed alla presunta data di nascita.
Inoltre, verrà aperta ufficialmente la cartella clinica della futura mamma, nella quale si espliciterà la programmazione di tutti gli esami da svolgere. Tra questi, verranno richiesti nell’immediato l’esame delle urine con urinocoltura e delle analisi del sangue complete.
L’esame più importante ed impegnativo del primo trimestre è sicuramente la translucenza nucale. Quest’ultimo non è in nessun caso dannoso per la madre o il feto e consiste nella propagazione di onde sonore nell’utero. Uno specifico macchinario registra il loro movimento e lo studia per analizzare i diversi tessuti interni.
Infatti, il medico deve verificare che non ci sia un accumulo del liquido translucenza nucale nell’area cervicale del feto. In corrette quantità, quest’ultimo non provoca alcun problema ma non deve superare dei massimi stabiliti.
Secondo Trimestre
Il secondo trimestre è un periodo di forte transizione per la futura mamma. Infatti, è proprio in queste settimane che il feto si definisce sempre di più e la pancia diventa ora evidente. Inoltre, a scelta dei genitori, sarà anche possibile scoprire il sesso del/la piccolo/a.
Tra la quattordicesima e la diciottesima settimana deve essere effettuato un esame molto importante chiamato Tri Test. Quest’ultimo si presenta sotto forma di esame del sangue e va ad analizzare tre sostanze prodotte sia dalla placenta che dal feto.
In caso di risultati incerti è possibile che il medico richieda altri esami simili di accertamento. Inoltre, è sempre in queste settimane che il medico monitora il livello di glucosio nel sangue. Infatti, il diabete gestazionale è tra le malattie più diffuse tra le donne in gravidanza.
Quest’ultimo può essere dannoso sia per il feto che per la futura mamma. Per questo motivo, fino al parto verranno svolti test di controllo di questo tipo. Inoltre, la maggior parte dei ginecologi richiede di nuovo degli esami delle urine con urinocoltura.
Infatti, è più facile per la donna sviluppare infezioni del tratto urinario come candida e cistite. Infine, tra la diciottesima e la ventunesima settimana viene svolto l’esame più amato da tutti i futuri genitori: l’ecografia morfologica.
Tramite quest’ultima, è possibile visionare l’aspetto 3D del proprio bambino con una precisione sempre più crescente. Inoltre, si tratta di un esame fondamentale per escludere eventuali malformazioni o cromosomopatie. Insomma, si effettua un controllo complessivo delle condizioni del feto.
Terzo Trimestre
Tutte le mamme descrivono il terzo trimestre come il più lungo e complesso di tutta la gravidanza. Da un lato, la data della nascita si avvicina sempre di più e la voglia di giungere al termine di questo percorso aumenta. Dall’altro, il feto diventa sempre più pesante ed ingombrante.
Infatti, se nel secondo semestre si perdono tutti i sintomi negativi del primo, nelle ultime settimane ne compaiono di nuovi. Ad esempio, oltre alla difficoltà nel riposare a causa delle dimensioni della pancia, anche la frequente necessità di urinare.
Altri fastidi che potrebbero presentarsi sono: gambe pesanti e caviglie edematose, difficoltà di circolazione con ingrossamenti delle vene, disturbi intestinali e stitichezza. Tuttavia, nonostante l’uso di molti farmaci sia sconsigliato in questo periodo, esistono diversi rimedi utili.
Inoltre, la maggior parte delle donne afferma una scomparsa totale di questi sintomi subito in seguito al parto. Per quanto riguarda i controlli medici, vengono effettuati test di analisi generale come l’esame del sangue completo, l’urinocoltura, il test di Coombs indiretto ed il Toxo test.
Infine, dalla trentatreesima settimana alla trentasettesima, sono richiesti esami per lo sviluppo di malattie specifiche come l’epatite B, la sifilide, l’HIV e lo streptococco. Per concludere il periodo gestazionale, la ginecologa effettua un’ultima ecografia ostetrica e un monitoraggio cardiotografico (non obbligatorio).
Con la propria ginecologa, si comprende anche la posizione del feto (se podalico o encefalico). Come in molti sanno, è preferibile che il cranio sia già rivolto in avanti per scivolare con più facilità. In caso contrario, è molto probabile che si effettuino delle manovre per girare il verso del bambino.
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