Fino a qualche anno fa i pediatri consigliavano l’introduzione dei primi cibi solidi o semi solidi nella dieta del bambino non prima dei 6 mesi, ora le direttive sono cambiate. Ad ogni modo ci sono casi particolari e differenze da bambino a bambino, quindi meglio non iniziare lo svezzamento prima di aver consultato un pediatra in merito.
L’introduzione degli alimenti diversi dal latte nell’alimentazione del neonato non può avvenire prima dei 4 mesi. Prima non serve perchè il latte, materno o artificiale, è in grado di garantire tutto il nutrimento necessario per il sostentamento e la crescita del piccolo. Superati i primi 4 mesi il latte comincia a non essere più sufficiente e il bambino comincia ad avere bisogno di nuovi apporti calorici e nutritivi per il proprio sviluppo cognitivo e motorio. Inoltre solo intorno al quarto mese il bimbo comincia a perfezionare altre abilità neuromuscolari, che gli consentono di sviluppare funzionalità diverse dalla suzione, come i primi abbozzi di masticazione.
Secondo recenti studi è importante che fin dal quarto mese di vita il piccolo venga messo a tavola con tutta la famiglia e che assista mentre si prepara il pranzo, in modo tale da abituarsi ai profumi e ai sapori del cibo “da grandi”. Secondo le neuroscienze, infatti, il meccanismo del vedere e del sentire con tutti gli organi di senso è indispensabile per l’apprendimento e il bambino non avrà difficoltà a iniziare ad assaggiare le varie pietanze quando gli verranno proposte le prime pappe.
Normalmente si inizia facendogli assaggiare la frutta, mela o pera. La frutta rappresenta il giusto compromesso per cominciare lo svezzamento poiché è ricca di acqua, vitamine e sali minerali, ma è povera di proteine, grassi e raramente causa di allergie. Si può consumare sotto forma di omogeneizzato, ma non solo: via libera anche alla frutta fresca, privata della buccia, schiacciata o grattugiata a dovere.
Ecco qualche consiglio utile per iniziare lo svezzamento:
- Il bambino deve essere riposato perciò non cominciare in un momento in cui è stanco o eccessivamente affamato.
- Mettilo sul seggiolone e crea una situazione di calma, serenità e silenzio. Cerca di evitare distrazioni come giochi o tv, il bambino così inizierà a sviluppare la concentrazione e l’attenzione su ciò che sta accadendo. Al massimo puoi cantargli qualche canzone in modo tale che la sua attenzione sia rivolta a te e a quello che stai facendo, ossia farlo mangiare.
- Dai la pappa molto lontano dall’ultima poppata e anche se il piccolo non mangia non dargli di nuovo il latte per almeno un’ora in modo che capisca che quello deve essere il suo pranzo e basta.
- Armati di tanta pazienza, non scoraggiarti se sembra che non è proprio aria. Nel caso ritenta dopo un giorno o due, piano piano la situazione migliorerà, vedrai!
- Fagli assaggiare una piccola quantità di pappa con il cucchiaino e fallo familiarizzare con il cucchiaino lasciandoglielo in mano.
- Ricorda che il piccolo dovrà iniziare a bere acqua anche se è allattato al seno.
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