Allattamento al seno: tutto quello che c’è da sapere

Allattamento al seno: tutto quello che c’è da sapere

Inizialmente questo articolo avrebbe dovuto intitolarsi: “allattamento al seno: pro e contro”. Il problema è che trovare degli effetti realmente negativi dell’allattamento al seno è praticamente impossibile:  il latte materno è “specie specifico”, cioè in grado di fornire al piccolo tutte le sostanze nutritive di cui egli ha bisogno per il suo sviluppo fisico. Il latte si modifica proprio in base alla crescita del piccolo: dall’iniziale colostro che può cominciare ad uscire dal seno negli ultimi giorni prima del parto, fino al latte maturo, che si presenta circa dieci giorni dopo la nascita, in seguito alla montata lattea. Ogni fase dello sviluppo del piccolo corrisponde ad una specifica fase di produzione del latte materno: anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda con insistenza di allattare al seno almeno fino ai sei mesi di vita del neonato, sebbene in Italia nella maggior parte degli impieghi pubblici la mamma sia costretta a tornare a lavoro dopo soli tre mesi di vita del piccolo. Circa il 90% delle donne è perfettamente in grado di allattare al seno: il consiglio è quello di seguire sempre le indicazioni di un’ostetrica di fiducia qualora dovessero insorgere dei piccoli problemi come ragadi o mastiti. E’ proprio la suzione del bambino a stimolare la produzione del latte materno: con un buon attaccamento iniziale, da effettuare fin dai primissimi minuti di vita del bebè, l’allattamento filerà – con buona probabilità – liscio come l’olio e sarà anzi un’esperienza bellissima da condividere con il proprio piccolo.

Ma perché, ormai in tutte le strutture ospedaliere pubbliche, private e convenzionate, si propende sempre più insistentemente per un allattamento al seno “a richiesta” (cioè ogniqualvolta il bimbo lo richiede) e lo si ritiene così importante? Scopriamo insieme nel dettaglio gli innumerevoli vantaggi di questa pratica così antica ma sempre attuale e fondamentale, sia per la mamma che per i piccoli.

I vantaggi dell’allattamento al seno

Come detto, il latte materno è l’alimento perfetto per soddisfare tutti i bisogni di crescita e sviluppo del bambino: non solo esso contiene tutti i nutrienti necessari, ma trasmette al piccolo gli anticorpi materni, che lo aiuteranno a proteggersi contro infezioni e allergie. E’ proprio il latte il primo elemento in grado di stimolare il sistema immunitario del bebè, ancora in fase di formazione. Ma non è tutto: il piccolo assume il latte attraverso la suzione, uno stimolo innato che egli manifesta fin dai primi istanti di vita. Grazie a questo movimento della bocca, si riduce il rischio di otiti e problemi dentari e si fornisce uno stimolo al linguaggio.

Inoltre il latte materno è l’alimento più economico che esista: la maggior parte delle mamme ne possiede in grandi quantità ed è perfettamente in grado di allattare il proprio piccolo fino ad oltre l’anno di vita. Quale cibo è sempre disponibile e pronto all’uso, senza bisogno di biberon, tettarelle o altri strumenti che bisognerebbe portarsi dietro in borse e borsoni?

Oltre ad essere un toccasana per i piccoli, l’allattamento al seno presenta numerosi vantaggi anche per le mamme: circa il 75% delle donne che hanno allattato i loro bimbi per oltre sei mesi dichiarano di essere tornate in forma dopo la gravidanza e il parto in tempi molto più brevi rispetto alle mamme che hanno utilizzato il latte artificiale. Il recupero fisico è più rapido perché, attraverso le poppate, i bimbi aiutano le mamme a consumare calorie e quindi riducono il rischio di obesità. L’allattamento al seno ha anche un effetto anticoncezionale, anche se non efficace al 100%: è sempre bene ricordare che, sebbene non si abbia il ciclo mestruale, è possibile che la donna ovuli anche in allattamento. Se non si desiderano altri figli è quindi opportuno prendere sempre le giuste precauzioni durante i rapporti con il partner. Dalle ultime ricerche effettuate in merito sembra inoltre che l’allattamento al seno aiuti a prevenire il carcinoma pre-menopausale nonché quello dell’ovaio.

Curare il seno durante l’allattamento

Quali sono le accortezze da prendere durante l’allattamento al seno? La natura ha pensato davvero a tutto e basterà seguire qualche utile consiglio per evitare quei piccoli disturbi che potrebbero far diventare questa pratica faticosa e a volte dolorosa. Innanzitutto il seno va pulito semplicemente con acqua, quotidianamente e dopo ogni poppata: esistono in commercio moltissime creme e lozioni, da utilizzare fin dalla gravidanza, ma esse non sempre sono benefiche. Potrebbero infatti interferire con la naturale lubrificazione della pelle e “disturbare” l’attaccamento al seno del bebè: è importante quindi scegliere sempre prodotti il più naturale possibile e idratare i capezzoli direttamente con una goccia di latte, ricco di grassi benefici, dopo la poppata. E’ meglio non utilizzare il reggiseno, tantomeno quelli con ferretto: questo potrebbe intasare, ostruendoli, i dotti del latte. L’ideale è lasciare il seno libero almeno per le prime settimane, per poi passare all’utilizzo dei reggiseni specifici per l’allattamento, che seguono le morbide curve delle neomamme, senza costrizioni.

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