Nel precedente articolo abbiamo spiegato a grandi linee in cosa consiste la conservazione del cordone ombelicale, cosa sono le cellule staminali e quali sono le possibilità a disposizione dei futuri genitori: donazione pubblica o conservazione ad uso privato.
Abbiamo visto quanto sia difficile per chi aspetta un bambino in Italia avere informazioni chiare sull’argomento e soprattutto di natura non commerciale, sono infatti moltissimi i siti che, anche apparendo come siti informativi, celano in realtà alle loro spalle dei fini promozionali.
Per arrivare ad una scelta consapevole e serena è importante comprendere lo scenario italiano della conservazione cordonale, delle norme che la disciplinano e la posizione della comunità scientifica.
Le normative vigenti in Italia
Attualmente in Italia è possibile ricorrere sia alla donazione pubblica che alla conservazione privata del sangue del cordone ombelicale. In caso di donazione pubblica il campione di sangue cordonale verrà crioconservato presso una delle 19 banche pubbliche presenti nel territorio nazionale e messo a disposizione della collettività.
Optando invece per la conservazione ad uso autologo ci si dovrà rivolgere ad una delle più di 20 aziende private presenti in Italia che offrono questo servizio a pagamento e che andranno a crioconservare il sangue cordonale presso una banca estera, in Italia non è infatti consentita l’apertura di banche private sul territorio nazionale.
E’ prevista anche una terza possibilità chiamata donazione dedicata e che è possibile mettere in atto solo nel caso in cui il bambino o un suo fratellino sono predisposti o già affetti da una delle patologie trattabili con le cellule staminali ematopoietiche. In questo caso il campione di sangue prelevato gli sarà destinato ed il servizio è a carico totale del sistema sanitario, occorre ovviamente una certificazione clinica che attesti l’idoneità al trapianto.
Tutte queste possibilità sono regolamentate dal Decreto ministeriale del 18 Novembre 2009 intitolato Disposizioni in materia di conservazione di cellule staminali da sangue del cordone ombelicale per uso autologo – dedicato.
Il sistema delle banche pubbliche e la donazione del cordone
Le 19 banche pubbliche presenti in Italia sono coordinate dal Centro Nazionale Sangue e operano attraverso criteri riconosciuti dalla comunità scientifica internazionale. Queste banche aderiscono ad un registro internazionale dei campioni di sangue conservati andando quindi ad alimentare un archivio mondiale delle cellule staminali disponibili per i trapianti.
I centri di raccolta italiani collegati alle 19 banche sono 300, ma gli ospedali accreditati per la donazione sono ancora una minoranza per garantire la possibilità di accedere alla donazione alla maggior parte della popolazione.
Le aziende private per la conservazione ad uso autologo
La conservazione del sangue del cordone ombelicale per uso privato (o autologo) è consentita in Italia previo pagamento di un ticket sanitario e attraverso i servizi messi a disposizione da una delle aziende presenti sul territorio nazionale. Il campione di sangue estratto verrà inviato in una delle banche estere per essere crioconservato e resterà ad esclusiva disposizione della famiglia per il periodo di conservazione richiesto. Queste aziende private offrono servizi di crioconservazione della durata variabile da 20 fino (addirittura) a 50 anni.
La possibilità di esportare il campione di sangue del cordone ombelicale per uso privato in una delle banche estere è prevista dall’Accordo Stato Regioni del 29 Aprile 2010.
Primi elementi da considerare per orientarsi nella scelta tra donazione e conservazione privata
La comunità scientifica internazionale raccomanda di effettuare la donazione del cordone ombelicale in considerazione del fatto che sono decisamente maggiori i casi di patologie per le quali è consigliato il trapianto allogenico (ossia da donatore estraneo) rispetto al trapianto autologo. Nei prossimi articoli affronteremo nel dettaglio questo aspetto.
Ricorrere però alla donazione del cordone non sembra così facile in quanto sono ancora pochi gli ospedali accreditati per offrire questo servizio ed il personale preparato per la raccolta del sangue cordonale non è disponibile tutti i giorni e in tutti gli orari. E’ bene quindi informarsi per tempo presso l’ospedale scelto per il parto.
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