False mestruazioni in gravidanza: come, quando e perché

False mestruazioni in gravidanza: come, quando e perché

Può essere quasi un paradosso: il primo segnale tangibile di una probabile gravidanza è quello dell’assenza del ciclo mestruale.

Si presenta un ritardo più o meno lieve e subito si accende quel campanello che fa pensare a molte donne: sarò incinta?

Ed ecco che prende il via quel processo fatto di piccole grandi tappe che iniziano con l’acquisto di un test di gravidanza e terminano, in caso positivo, con le prime analisi di laboratorio e la prima ecografia.

Eppure circa il 25% delle donne sostiene di aver avuto, proprio all’inizio della gravidanza, le cosiddette “false mestruazioni“.

Ma di cosa si tratta?

Come si può parlare di ciclo mestruale, se il primo chiaro segnale di un bebè in arrivo è proprio la sua assenza? Ecco qui il paradosso: se le mestruazioni si manifestano ogni mese solo e soltanto se l’ovulo non viene fecondato, come è possibile che esse si presentino in caso di fecondazione e quindi gravidanza?

L’arcano è presto svelato: si tratta infatti solo di un’errata – o meglio non proprio “felice” – scelta linguistica. Perché le mestruazioni in gravidanza sono appunto definite “false”, cioè sono tutt’altro che mestruazioni. Sarebbe più corretto parlare di uno sporadico sanguinamento o, nei casi limite, di una piccola emorragia. Cerchiamo di andare a fondo e capire come, quando e perché si presentano le false mestruazioni.

Come riconoscere le false mestruazioni

Innanzitutto tutto non è difficile distinguere il ciclo mestruale dalle cosiddette “false mestruazioni”: se il primo si presenta abbondante, di colore rosso intenso o marrone più scuro e di una durata variabile tra i 4-5 e i 7 giorni, le false mestruazioni sono invece piccole perdite, riscontrabili sugli slip, poco abbondanti e della durata massima di due o tre giorni.

Il loro colore non ha nulla a che vedere con il rosso intenso del ciclo mestruale, ma varia dal marrone molto scuro al rosa molto chiaro. Sono inoltre decisamente meno abbondanti e hanno una consistenza più liquida e meno filamentosa.

Sebbene i sintomi siano molto simili a quelli di un normale ciclo mestruale, con il tipico gonfiore addominale, un seno particolarmente gonfio e sensibile e anche qualche piccolo crampetto a livello del basso ventre, l’aspetto delle “false mestruazioni”non dovrebbe generare confusione. Nessuna preoccupazione dunque: se si notano questi sporadici sanguinamenti, fa tutto parte dell’evolversi della normale gravidanza.

Se invece le emorragie diventano più intense, frequenti e durature, allora è il caso di rivolgersi quanto prima al ginecologo o medico curante: potrebbero essere insorti dei problemi che vanno analizzati ed individuati quanto prima.

Quando si presentano le false mestruazioni

Le “false mestruazioni” si presentano solitamente nelle primissime settimane della gravidanza e comunque mai dopo il primo trimestre. Esistono rari casi in cui le neo mamme presentano questi lievissimi sanguinamenti ad ogni cambio del mese, quasi come se il corpo non si fosse accorto della gravidanza in corso e continuasse con i suoi normali “ritmi biologici”: anche in questo caso, se le perdite sono molto lievi e mai di colore rosso vivo, non c’è nulla di patologico. Per stare più tranquille si può comunque farlo presente al ginecologo.

Perché si manifestano le false mestruazioni

Ma perché si manifestano le “false mestruazioni” se invece l’ovulo è stato fecondato e l’utero e tutto il corpo femminile iniziano le loro piccole grandi trasformazioni per l’accoglimento prima del feto e poi del bebè?

Le risposte possono essere molteplici:

La prima è che a venir scambiato per il ciclo mestruale siano le perdite da impianto. Quando l’embrione si annida nella parete uterina – e cioè tra i 6 e i 10 giorni dopo l’ovulazione circa – è possibile che si verifichi la rottura di qualche piccolo capillare: questo viene scambiato per falso mestruo, ma in realtà non c’entra nulla con esso.

In secondo luogo le “false mestruazioni” possono essere scambiate per perdite da “memoria luteinica”: si tratta di materiale di cicli mestruali precedenti che, non ancora del tutto esaurito, può manifestarsi anche a gravidanza in corso, magari proprio in concomitanza con le date in cui sarebbe dovuto comparire il ciclo mestruale se l’ovulo non fosse stato fecondato.

Infine, anche una visita ginecologica, un tampone vaginale o un rapporto sessuale potrebbero dar vita a delle lievi perdite ematiche: esse però raramente verranno scambiate per “false mestruazioni.

Come sempre, vista la peculiarità di ogni gravidanza, non tutte le donne in stato interessante vedranno manifestarsi le false mestruazioni: le percentuali indicano un 20/25% delle gestanti.

In ogni caso, per qualsiasi dubbio o scrupolo, è sempre opportuno consultare il ginecologo di fiducia.

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