Pillola dei 5 giorni dopo, cos’è e cosa cambia dagli altri contraccettivi d’emergenza

Pillola dei 5 giorni dopo, cos’è e cosa cambia dagli altri contraccettivi d’emergenza

Pillola dei 5 giorni dopo: si chiama ellaOne e va assunta entro 120 ore dal rapporto a rischio. Negli ultimi 10 mesi è boom di vendite grazie alla liberalizzazione del contraccettivo d’emergenza, ma non va confusa con la pillola abortiva. Cos’è ed in quale aspetto cambia dagli altri contraccettivi.

La pillola dei 5 giorni dopo è un contraccettivo d’emergenza. In quanto tale, essa va assunta solo ed esclusivamente in caso di rapporto intimo a rischio, ovvero di rapporto sessuale in cui la contraccezione programmata non ha funzionato nella maniera esatta.

“Emergenza”, appunto, indica la caratteristica di questa pillola, che funziona proprio come un salvagente in mezzo al mare quando la possibile tempesta è in arrivo e noi non sappiamo nuotare. Insomma, un po’ forte come paragone, ma vale la pena farlo, pensando soprattutto a tutte quelle donne, che, erroneamente, acquistano liberamente la pillola dei 5 giorni dopo e la assumono anche quando si sarebbe potuto evitare, ovvero quando una normale contraccezione programmata avrebbe potuto ottenere gli stessi effetti – se non addirittura migliori – della ellaOne.

In quanto contraccettivo d’emergenza, quindi, non bisogna assumere la pillola dei 5 giorni dopo come una normale pillola contraccettiva, sia a causa delle possibili controindicazioni se assunta regolarmente – in quel caso, infatti, si deve assumere la normale pillola contraccettiva, sempre sotto stretto controllo medico ginecologico – sia per via del fatto che essa potrebbe avere una percentuale di successo di soglia più bassa, che si attesta attorno ad un range tra il 95 ed il 98%.

Come e quando va assunta la pillola dei 5 giorni dopo e come funziona

La pillola dei 5 giorni dopo va assunta per un periodo fino a 120 ore dal rapporto sessuale a rischio, ovvero dal rapporto in cui vi sia stato fallimento del metodo anticoncezionale utilizzato. Il consiglio, però, è di assumerla prima possibile, una volta attestato il rischio in seguito al rapporto sessuale: essa , infatti, tanto più efficace, quanto prima la si assume.

Il suo principio attivo, ovvero l’ulipristal acetato, agisce legandosi  al recettore del progesterone, ed in questo modo inibisce o ritarda l’ovulazione quando essa sia appena avvenuta o debba avvenire in tempi brevi, evitando così che l’ovocita possa essere fecondato dagli spermatozoi.

Essa va assunta, a stomaco pieno o vuoto, per via orale, in qualsiasi momento della giornata ed in qualunque periodo del ciclo. In caso di vomito entro 3 ore dal momento dell’assunzione, occorre prendere una seconda pillola.

Perché è diversa dagli altri contraccettivi d’emergenza

La differenza con la Norlevo, la pillola del giorno dopo – anch’essa vendibile liberamente, ma da marzo 2016 – è semplicemente attestata dal fatto che quest’ultima ha un range di tempo di assunzione minore. Mentre la ellaOne, ovvero la pillola dei 5 giorni dopo, può essere regolarmente assunta entro 5 giorni dall’avvenuto rapporto sessuale a rischio (120 ore), la Norlevo, ovvero la pillola del giorno dopo, può essere assunta solo entro 72 ore dal rapporto.

In entrambi i casi, la percentuale di successo cala man mano che trascorrono le ore dal momento dell’avvenuto rapporto a rischio. Inoltre, la pillola del giorno dopo è meno efficace nel bloccare l’ovulazione già iniziata e per questo motivo è necessario assumerla entro poche ore dal rapporto, per renderne possibile una maggiore efficacia.

Fino a marzo 2016, la pillola del giorno dopo non era acquistabile se non sotto prescrizione medica e ciò rendeva già una differenza importante con la ellaOne: dallo scorso anno, invece, sia l’una che l’altra sono acquistabili liberamente in farmacia.

Scrivi un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi con * sono obbligatori