Le settimane di gravidanza

Le settimane di gravidanza

La gravidanza si sviluppa in tre fasi principali, divise in tre trimestri. La fase più importante è sicuramente il primo trimestre, fondamentale per il successivo proseguimento della gravidanza. In questo periodo sono frequenti nausea, vomito e difficoltà digestive. Inoltre per tutta la gravidanza vi verrà consigliata l’assunzione di acido folico per evitare malformazioni nel feto quali la spina bifida. Molte donne addirittura, volendo pianificare una gravidanza, iniziano ad assumerlo anche qualche mese prima. In questi tre mesi si formano tutti i muscoli, le ossa e gli organi del bambino. E’ importante che la neomamma si sottoponga a dei test specifici per riscontrare eventuali anomalie proprie o del nascituro. A partire generalmente dall’ottava settimana di gestazione – quindi dal secondo mese – in genere viene consigliato di svolgere i primi esami per vedere la situazione del proprio feto. E’ anche il momento in cui viene svolta la prima ecografia che inizia a mostrare la presenza del piccolo.

Dopo i primi tre mesi il feto continua a svilupparsi, ma continuano anche gli esami a cui è necessario sottoporsi. A partire dalla quindicesima settimana vengono eseguiti esami che evidenzino se il feto è affetto dalla sindrome di Down o altre anomalie che affliggono i cromosomi: a seconda del caso e dell’età della futura mamma vengono eseguite anche amniocentesi o villocentesi o in alternativa la translucenza nucale.

Nel secondo trimestre il feto inizierà a sviluppare molti parti del corpo (le dita dei piedi, le ciglia, i primi denti da latte nelle gengive) e sarà anche possibile definire il sesso del nascituro. Tra la 21esima e la 23esima settimana il feto inizierà a sviluppare anche i sensi poiché inizieranno a formarsi le papille gustative nella lingua. In queste settimane si inizia a formare lo scheletro: le ossa e il cranio inizieranno a diventare più solidi, ma non completamente. In questo periodo, infatti, viene richiesta un’ecografia morfologica per vedere se la crescita di questi ultimi, sopratutto della colonna vertebrale, siano corretti.

Nell’ ultimo trimestre di gravidanza il “pancione” è molto più evidente ed è dovuto all’aumento di volume dell’utero, della placenta, del liquido amniotico e all’irrobustimento del feto. Questa è l’ultima fase della gravidanza che prevede una serie di esami in previsione del parto. In questo periodo si tengono sotto controllo i livelli di emoglobina nel sangue e la pressione; si misura il feto per valutarne le dimensioni e, anche se non è obbligatorio, è possibile ripetere gli esami infettivi quali epatite B, sifilide e HIV. È poi obbligatorio fare un tampone per lo streptococco e possibile fare la profilassi anti-D alle donne con Rh negativo.

Nelle ultime dieci settimane di gestazione la neomamma si sottoporrà alle ultime visite ginecologiche, queste servono per capire se il bambino nascerà prematuro, se è in posizione podalica oppure a testa in giù, per tenere sotto controllo le contrazioni – che dovrebbero iniziare a verificarsi più o meno dalla 30esima settimana – e se sarà il caso di optare per un parto naturale o per un cesareo.

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